Storia

Nascita della JKS di Castano Primo

Associazione Sportiva non a scopo di lucro, la J.K.S. Castano Primo, nasce nel 1982, grazie alla passione ed alla lungimiranza di Pinuccia Cattini, castanese e praticante di questa antica e nobile arte. Insieme al marito Attilio Magnone, decisero di affidare la responsabilità tecnica a Massimo Pederzolli e Savino Corbisiero, due istruttori del capoluogo lombardo, con i quali diedero vita ad una scommessa che, a distanza di oltre 22 anni, si è rivelata azzeccata e vincente.
Passione, altruismo, volontà, sono sempre stati i requisiti di chi si è avvicinato alle vicende societarie.
Tutti i presidenti che si sono succeduti nel corso degli anni, hanno lasciato una impronta di gestione sana e corretta, ricordiamo Dino Girola, Leopoldo Alessandri, Angelo Berta, Mauro Bernardi, ma la vera anima della società, senza nulla togliere a nessuno, è stata la figura di Tomasino Griffanti, il quale, senza mai volere apparire in prima persona per pudicità e modestia, è stato per lunghi anni il punto di riferimento per tutti.
Nel 1990, la prima svolta tecnica, con la scissione della Fikteda ( Federazione Nazionale) in due tronconi, uno convogliato in Fikta del M° Shirai, e l’altro convogliato in Fitak, Federazione riconosciuta dal Coni.
Coraggiosamente, la dirigenza di allora decise di approdare in Fitak, e, nel 1992, la svolta che darà l’impronta a tutto il nostro percorso.
Francesca Adriatico, atleta di notevole spessore tecnico, riesce a prendere la qualifica di Allenatore Federale, con il massimo punteggio. Porta in palestra un nuovo modo di concepire il Karate, fatto di tradizione, rispetto, con l’introduzione di programmi di sviluppo tecnico-scientifici, affinati sotto la Direzione tecnica del Prof. Aschieri, Direttore Tecnico Nazionale e Docente Universitario.

I risultati a livello Regionale e Nazionale, testimoniano di quanto questo percorso sia stato veramente vincente.
Francesca diventa poi Istruttore nel 1994, e, quasi unica donna in Italia, diventa Maestro (la più alta carica di insegnamento) nel 1999. Nel 2003 supera brillantemente ad Ostia (Roma), gli esami per diventare 5° Dan, ultimo grado ottenibile tramite esami teorici e pratici, in quanto, dal 6° Dan, è esclusivamente compito della Federazione Nazionale, riconoscere per meriti speciali sportivi e morali, gradi superiori.

Cenni sulla disciplina

Nel corso degli ultimi anni, il karate ha subito dei profondi e radicali cambiamenti, aggiungendo metodologia scientifica alla tradizione più radicata, in un cocktail perfetto tra ricerca interiore e prestazioni agonistiche, dedicando molte ore di allenamento alla preparazione fisica, alla evoluzione continua della tecnica, mirata alla perfezione del gesto.
I principi di base su cui si fonda la nostra Associazione Sportiva, sono: educazione, rispetto, amicizia, concentrazione, agonismo, elementi fondamentali per la formazione delle generazioni future.
Per quanto riguarda i più piccoli, età compresa tra i 5 e gli 8 anni, il principio di base è il gioco sport karate, con attività motoria di base, finalizzata all’apprendimento degli schemi nelle cosiddette “età sensibili”, con l’obiettivo di dare le basi per qualsiasi attività sportiva futura. 
La fascia di età tra i 9 ed i 12 anni, è sostanzialmente una fascia pre-agonistica, dove si lavora con tutti i principi di base, con l’inserimento dello specifico, delle tecniche cioè, di preparazione al karate.
Il gruppo amatoriale è formato da persone di tutte le fasce di sesso e di età, che trovano sfogo allo stress ed alle abitudini giornaliere, con una sana attività fisica che permette di tenere sempre allenate mente e corpo.
Per la fascia degli Agonisti, il lavoro è basato essenzialmente sulla metodologia scientifica, sulla qualità dell’allenamento, con l’obiettivo di portare allo sfruttamento massimo delle potenzialità naturali, insite in ciascun individuo.
Questa dell’agonista è una attività particolare, dove gioie e delusioni sono una prerogativa costante. Compito del Maestro è portare questi ragazzi a stare sempre con i piedi ben saldi per terra, perché le soddisfazioni e le delusioni sono componenti che, se assimilati con umiltà e cautela, offrono un risultato formativo di vita di incomparabile misura. Direttore tecnico responsabile, M° Francesca Adriatico.